Ferrovia Antrodoco-Terni-Roma
Lazio-Abruzzo, Febbraio 2018
Dopo anni, prende finalmente sostanza il progetto di potenziamento della ferrovia Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona. Il Potenziamento non sarà realizzato con la sostituzione del vecchio materiale rotabile a trazione diesel con materiale a trazione bimodale, come in via di attuazione ad esempio sulla linea ferroviaria similare Torino-Aosta, sarà invece realizzato installando la linea elettrica di alimentazione dei rotabili sull'intera linea da Terni a Sulmona.
In questo modo si consentiranno tempi di percorrenza più rapidi e la possibilità di eliminazione dell'attuale rottura di carico alla stazione di Terni, a cui sono oggi costretti i passeggeri che proseguono verso Roma (scambio tra gli attuali vecchi treni a trazione diesel con quelli elettrici in esercizio tra Terni e Roma).
A questo scopo sono stati stanziati 75 milioni di euro, ai sensi dall’articolo 1 comma 1072 della Legge di bilancio 2018 che ha incrementato la dotazione del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, istituito con legge 232/2016 (articolo 1, comma 140).
Superato lo scoglio del finanziamento, evidentemente basato su un progetto già definito, occorre sperare che l'affidamento dei lavori e la loro esecuzione non subiscano ulteriori ritardi.
In questo modo si consentiranno tempi di percorrenza più rapidi e la possibilità di eliminazione dell'attuale rottura di carico alla stazione di Terni, a cui sono oggi costretti i passeggeri che proseguono verso Roma (scambio tra gli attuali vecchi treni a trazione diesel con quelli elettrici in esercizio tra Terni e Roma).
A questo scopo sono stati stanziati 75 milioni di euro, ai sensi dall’articolo 1 comma 1072 della Legge di bilancio 2018 che ha incrementato la dotazione del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, istituito con legge 232/2016 (articolo 1, comma 140).
Superato lo scoglio del finanziamento, evidentemente basato su un progetto già definito, occorre sperare che l'affidamento dei lavori e la loro esecuzione non subiscano ulteriori ritardi.
Lo scalo ferroviario di Antrodoco come illustrato in una cartolina degli anni '60. Questo scalo potrebbe costituire ancora oggi il nodo di scambio intermodale più favorevole per consentire alle popolazioni delle zone devastate dai recenti terremoti ed oggi praticamente isolate, stante la disastrata situazione della via Salaria, di essere collegate per via ferroviaria in modo rapido e confortevole ai luoghi di lavoro e studio situati a Rieti e Roma, oltre che alla stessa L'Aquila.
Renzo Emili
