Regione Valle d'Aosta
Giugno 2017
Giugno 2017
In data 15 giugno 2017, la Società svizzera Stadler ha presentato il primo treno FLIRT con trazione bimodale destinato alla Regione Valle d'Aosta.
Il rotabile è concepito per viaggiare sia su linee ferroviarie elettrificate a 3kV DC, sia su linee ferroviarie non elettrificate, essendo provvisto di gruppi di trazione diesel-elettrico.
Il basso carico per asse (massimo 18 tonnellate) consente di affrontare linee ferroviarie secondarie.
Il rotabile è composto da n°3 moduli passeggeri, aventi la capacità massima di circa 330 persone (178 sedute, di cui 19 su strapuntini) ed un modulo tecnico aggiuntivo per i n°2 gruppi diesel e relativo serbatoio del carburante (questa unità, posizionata tra i moduli passeggeri, è transitabile per mezzo di un apposito corridoio di intercomunicazione). Ne risulta un veicolo avente la lunghezza di 66,8m (larghezza 2,82m e altezza 4,12m) in grado di sviluppare una velocità massima di 160km/h in modalità elettrica e circa 130 km/h in modalità diesel.
Il contratto, firmato il 12 maggio 2015, prevede la fornitura di n°5 treni entro 36 mesi, per una somma complessiva di 43,1 milioni di Euro (di cui 27 milioni a carico dello Stato) con l'opzione prevista per l'acquisto di eventuali ulteriori n°5 treni.
Il contratto prevede, altresì, la manutenzione per 5 anni a cura dell’azienda costruttrice.
Naturalmente, l'effettiva immissione in esercizio è subordinata all'iter approvativo da parte di Agenzia Nazionale per la Sicurezza (ANSF), alla conseguente iscrizione nel Registro di Immatricolazione Nazionale (RIN) e, infine, all’omologazione del nuovo rotabile sulla rete RFI.
I nuovi treni costituiranno un collegamento ferroviario "espresso" tra Torino ed Aosta, consentendo l'eliminazione dell'attuale rottura di carico nella stazione di Ivrea. Necessità dovuta all'assenza della linea di contatto lungo la tratta Ivrea-Aosta.
Il rotabile è concepito per viaggiare sia su linee ferroviarie elettrificate a 3kV DC, sia su linee ferroviarie non elettrificate, essendo provvisto di gruppi di trazione diesel-elettrico.
Il basso carico per asse (massimo 18 tonnellate) consente di affrontare linee ferroviarie secondarie.
Il rotabile è composto da n°3 moduli passeggeri, aventi la capacità massima di circa 330 persone (178 sedute, di cui 19 su strapuntini) ed un modulo tecnico aggiuntivo per i n°2 gruppi diesel e relativo serbatoio del carburante (questa unità, posizionata tra i moduli passeggeri, è transitabile per mezzo di un apposito corridoio di intercomunicazione). Ne risulta un veicolo avente la lunghezza di 66,8m (larghezza 2,82m e altezza 4,12m) in grado di sviluppare una velocità massima di 160km/h in modalità elettrica e circa 130 km/h in modalità diesel.
Il contratto, firmato il 12 maggio 2015, prevede la fornitura di n°5 treni entro 36 mesi, per una somma complessiva di 43,1 milioni di Euro (di cui 27 milioni a carico dello Stato) con l'opzione prevista per l'acquisto di eventuali ulteriori n°5 treni.
Il contratto prevede, altresì, la manutenzione per 5 anni a cura dell’azienda costruttrice.
Naturalmente, l'effettiva immissione in esercizio è subordinata all'iter approvativo da parte di Agenzia Nazionale per la Sicurezza (ANSF), alla conseguente iscrizione nel Registro di Immatricolazione Nazionale (RIN) e, infine, all’omologazione del nuovo rotabile sulla rete RFI.
I nuovi treni costituiranno un collegamento ferroviario "espresso" tra Torino ed Aosta, consentendo l'eliminazione dell'attuale rottura di carico nella stazione di Ivrea. Necessità dovuta all'assenza della linea di contatto lungo la tratta Ivrea-Aosta.
Il treno regionale espresso bimodale FLIRT (Fast Light Innovative Regional Train)
3KVDC-Diesel-Elettrico per il collegamento Torino- Aosta
3KVDC-Diesel-Elettrico per il collegamento Torino- Aosta
Una situazione simile all'attuale collegamento ferroviario Torino-Aosta (rottura di carico a Ivrea per ferrovia priva dell'elettrificazione tra Ivrea e Aosta) è vissuta sul collegamento ferroviario Roma-Rieti-Antrodoco (rottura di carico a Terni per mancanza dell'elettrificazione sulla tratta Terni-Rieti-Antrodoco).
Si ritiene che la stessa soluzione adottata per Aosta possa e debba essere attuata anche per il bacino demografico Rieti-Antrodoco per le seguenti ragioni:
1) Il collegamento Torino-Aosta riguarda i seguenti bacini demografici:
-Torino, 886.837 abitanti;
-Provincia di Aosta, 83.455 abitanti.
2) Il collegamento Roma-Rieti-Antrodoco riguarda i seguenti bacini demografici
-Roma, 2.873494 abitanti;
-Provincia di Rieti, 159.670 abitanti.
3) Sulla semplice base dei punti 1 e 2 risulterebbe che il bacino di utenza potenziale sul collegamento Roma-Rieti-Antrodoco è superiore a quello Torino-Aosta e di conseguenza risulterebbero almeno altrettanto giustificati eventuali interventi per un suo potenziamento.
4) Il collegamento stradale della Direttrice Roma-Rieti-Antrodoco è costituito dalla sola strada consolare Salaria, in condizioni che definire precarie è puro eufemismo.
5) Non risulta allo scrivente che qualcuno dei progetti nel tempo formulati per collegare con una linea ferroviaria diretta Rieti con Roma, evitando il transito per Terni, sia in procinto di essere posto a gara pubblica.
6) Anche se oggi un eventuale progetto inerente il precedente punto 5 fosse in fase di affidamento, i lavori di costruzione e attivazione richiederebbero moltissimi anni.
7) La situazione conseguente ai fenomeni tellurici recentemente accaduti, ha ulteriormente esasperato il bisogno di collegamenti ferroviari almeno fino ad Antrodoco, inteso come sbocco all'attuale condizione di isolamento delle popolazioni interessate, molte delle quali generano un consistente flusso pendolare con Roma per ragioni di lavoro e seconda residenza.
8) Il pessimo stato di decoro dell'attuale materiale rotabile in servizio sulla tratta Terni-Rieti-Antrodoco.
Si ritiene che la stessa soluzione adottata per Aosta possa e debba essere attuata anche per il bacino demografico Rieti-Antrodoco per le seguenti ragioni:
1) Il collegamento Torino-Aosta riguarda i seguenti bacini demografici:
-Torino, 886.837 abitanti;
-Provincia di Aosta, 83.455 abitanti.
2) Il collegamento Roma-Rieti-Antrodoco riguarda i seguenti bacini demografici
-Roma, 2.873494 abitanti;
-Provincia di Rieti, 159.670 abitanti.
3) Sulla semplice base dei punti 1 e 2 risulterebbe che il bacino di utenza potenziale sul collegamento Roma-Rieti-Antrodoco è superiore a quello Torino-Aosta e di conseguenza risulterebbero almeno altrettanto giustificati eventuali interventi per un suo potenziamento.
4) Il collegamento stradale della Direttrice Roma-Rieti-Antrodoco è costituito dalla sola strada consolare Salaria, in condizioni che definire precarie è puro eufemismo.
5) Non risulta allo scrivente che qualcuno dei progetti nel tempo formulati per collegare con una linea ferroviaria diretta Rieti con Roma, evitando il transito per Terni, sia in procinto di essere posto a gara pubblica.
6) Anche se oggi un eventuale progetto inerente il precedente punto 5 fosse in fase di affidamento, i lavori di costruzione e attivazione richiederebbero moltissimi anni.
7) La situazione conseguente ai fenomeni tellurici recentemente accaduti, ha ulteriormente esasperato il bisogno di collegamenti ferroviari almeno fino ad Antrodoco, inteso come sbocco all'attuale condizione di isolamento delle popolazioni interessate, molte delle quali generano un consistente flusso pendolare con Roma per ragioni di lavoro e seconda residenza.
8) Il pessimo stato di decoro dell'attuale materiale rotabile in servizio sulla tratta Terni-Rieti-Antrodoco.
Renzo Emili
News
Treno attualmente in esercizio sulla tratta Terni-Rieti-Antrodoco
