La città diffusa ed il tram treno
Nelle città preindustriali le comunità umane erano concentrate in un perimetro molto limitato (l’urbe) in ragione della necessaria vicinanza tra i posti di residenza e quelli di lavoro, considerate la grande difficoltà e lentezza degli spostamenti.

In epoca postindustriale questo quadro insediativo muta radicalmente proprio in virtù di una sempre più agevole, rapida ed economica possibilità di eseguire gli spostamenti casa-lavoro.  Tale circostanza ha innescato un processo di progressiva emigrazione delle comunità dallo storico centro cittadino verso centri residenziali periferici, i quali sono sempre più cresciuti con l’ aumentare delle disponibilità economiche e la conseguente intensificazione della motorizzazione di massa.

Nascono così nel secolo scorso le cosiddette “città diffuse”, a bassa densità abitativa, contraddistinte da agglomerati urbani “satelliti” sempre più distanti dalla primigenia città storica.

Sono noti a questo riguardo i tratti urbanistici caratteristici delle città americane anticipatrici del fenomeno, di cui sono particolare emblema
Los Angeles, San Francisco e Dallas.

Con il miglioramento delle condizioni economiche  avvenuto nel dopoguerra il fenomeno si è esteso anche nell’Europa Occidentale ed in particolare in Germania; si pensi all’ agglomerato urbano che dalla regione Reno-Ruhr si estende fino alla Baden-Wurttemberg  comprendendo le citta di Colonia e Düsseldorf a nord fino a Kassel e  Karlsruhe più a sud.

Tuttavia con l’espansione di questo modello urbanistico verso la fine del secolo scorso sono comparsi diversi svantaggi tra cui quelli connessi all’uso intensivo dell’automobile (aumento dei tempi di viaggio a causa delle file autostradali) cui si è aggiunto il progressivo aumento dei costi economici richiesti dai trasferimenti casa-lavoro.

Da questa citata problematica  è nato in Germania l’interesse di studiare  per la “città diffusa”  una forma di trasporto pubblico in grado di coniugare l’economicità con elevata velocità e capacità trasportistica.
Per costruire un sistema di trasporto pubblico concorrenziale con l’auto ed in grado di coprire una grande vastità  di aree circondariali, sarebbe stato  necessario avviare ex novo costosi e lunghi progetti ad  elevato contenuto innovativo dovendo nel contempo accostare standard di tipo ferroviario a linee di tipo tranviario necessarie per la penetrazione all’interno dei centri abitativi
Infatti negli Stati Uniti, stante l’assenza di adeguati impianti preesistenti, proprio quest’ultima è
stata la strada prescelta e che ha portato alla costruzione di diversi sistemi di tipo ferroviario
denominati Light Rail Transit (vedi in particolare gli esempi di Dallas e Portland).

Si tratta di sistemi ferroviari leggeri atti a circolare con marcia a vista di tipo tranviario (secondo le
regole del codice stradale) all’interno delle aree urbane (vedi l’esempio della città di Dallas illustrato
in altra parte di questo stesso sito) e situati su sede propria provvista di segnalamento ferroviario
lungo il percorso all’esterno del centro cittadino .
In Europa ed in particolare in Germania si può far conto su una estesa rete ferroviaria di tipo locale
ed interregionale, che in gran parte è scarsamente utilizzata  o in stato di abbandono.

Nasce così in Germania l’idea del "tram-treno"! Che coniuga proprio i requisiti cercati:

1) Economicità, potendo far conto su una infrastruttura preesistente poco o affatto utilizzata;
2) Rapidità di realizzazione, ponendosi il solo problema della costruzione degli snodi di
interconnessione tra la linea ferroviaria e la linea tranviaria (qualora anch’essa preesistente).
3) Tempi di trasferimento concorrenziali con l’automobile, potendo contare su una sede
protetta e velocità di tipo ferroviario;
4) Penetrazione diretta verso l’interno dei centri urbani, potendo contare su rotabili più leggeri
di quelli prettamente ferroviari ed aventi caratteristiche di marcia di tipo tranviario (carico
per asse contenuto tra i 10-12 t/asse).
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Renzo Emili