Qualità Totale
Renzo Emili
Un moderno sistema tranviario deve corrispondere al principio generale della cosiddetta Qualità Totale.
Questo principio consiste nel riconoscimento dei pregi del tram (Qualità positive) e dei difetti (Qualità negative), rispetto alle altre modalità di equivalente capacità trasportistica.
Questo principio dovrà essere alla base della visione progettuale del sistema tram e del successivo processo gestionale perseguendo le seguenti strategie:
1. Massimizzare le “Qualità positive” (esaltazione dei pregi);
2. Minimizzare le “Qualità negative” (riduzione dei difetti);
3. Massimizzare i Livelli di Sicurezza;
4. Minimizzare i Costi.
Questo processo non è mai statico, essendo un continuo divenire influenzato costantemente dalle innovazioni tecnologiche e normative.
Di conseguenza, sia nei progetti di costruzione di nuove linee tranviarie sia in quelli di riqualificazione di linee preesistenti, occorrerà dare enfasi da un lato alla esaltazione delle “qualità positive”, minimizzando, dall’altro lato, i difetti del tram tradizionale.
Quanto detto agendo sull’insieme dei moduli tecnologici ed urbanistici che compongono il “sistema” in modo che ciascuno contribuisca, sinergicamente con agli altri, ad aumentare i livelli complessivi di affidabilità, flessibilità, efficienza, sicurezza ed economicità del tram.
Un Tram in Qualità Totale
La scheda delle qualità del TRAM
Qualità Positive
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Qualità Negative
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Elevata capacità di trasporto
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Rigidità di esercizio
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Possibilità di inserimento su percorsi di
superficie stretti o tortuosi
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Soggezione rischi traffico urbano,
manifestazioni ed incidenti
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Nessuna emissione di gas nocivi e
particolato
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Impatto visivo linea di contatto
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Immediatezza e facilità accesso anche a
carrozzini, bici, persone anziane e
portatori di handicap
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Emissione rumori di stridore nelle curve
strette
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Buon comfort di marcia
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Emissione rumori di armamento su
scambi ed incroci
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Caratterizzazione e presidio del territorio
attraversato
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Emissione di Vibrazioni
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Minimizzazione costi diretti di esercizio
oltre i 2.500 pass./ora per senso di marcia
rispetto a BUS
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Minimizzazione costi e tempi di
costruzione
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Naturalmente alla base di un progetto tranviario deve essere una accurata analisi trasportistica per individuare la curva di domanda su cui proporzionare il sistema e quindi la capacità di passeggeri ed eventuali requisiti di marcia in convoglio che deve avere il materiale rotabile.
Collegato alla capacità di trasporto del sistema e requisito molto importante per la qualità del servizio offerto, è la frequenza di transito dei rotabili e quindi dei tempi massimi di attesa alle fermate.
In fig. 1 è rappresentato un interessante grafico che collega le frequenze di transito ottimali di ogni modalità di trasporto. Come si può osservare la frequenza ottimale per un sistema tranviario è proposta tra i 3 e 6 minuti.
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