La prima linea (linea A, in tratto rosso nella foto) è stata posta in esercizio nel 1994 dimostrando fin da subito  la possibilità e l’utilità di pedonalizzare grandi aree del centro storico di una città, sottraendole alla tirannia soffocante delle auto e restituendole al ritmo biologico dell’uomo.
In Strasburgo queste aree furono estese dalla cattedrale di “Notre Dame” , alla Place Kebler, fino al caratteristico quartiere Petite France.
Grazie ad un tram moderno, affidabile, confortevole e di alta capacità trasportistica, le attività residenziali, di commercio e
ristorazione nelle aree pedonalizzate, non solo non  sono diminuite, al contrario si sono notevolmente incrementate.
Questo, per via dell’aumentata accessibilità pedonale permessa dal tram rispetto alla situazione precedente che si basava sul mezzo privato e che era divenuta insostenibile per saturazione delle aree di viabilità e parcheggio.
Sfruttando la bidirezionalità dei veicoli, lungo la linea sono opportunamente inseriti tra i binari alcuni flessi di inversione di marcia per sopperire con facilità ad eventuali limitazioni di corsa.

Naturalmente sulle tratte periferiche il tram procede velocemente in corsia riservata, assistito da un sistema semaforico preferenziale.
Otto parcheggi di scambio sono distribuiti lungo le tratte periferiche della rete tranviaria ed il loro sistema di tariffazione include nel prezzo un biglietto di andata e ritorno.
Il successo della linea A (inizialmente 9,8 Km poi estesa a12,6 Km) ha incoraggiato l’Amministrazione della città ad espandere la rete tram, che oggi si sviluppa per circa 40 Km che comprendono 1,4 Km in sotterraneo per sottopassare la stazione ferroviaria principale (sotto la quale è situata una fermata di interscambio Treno-Tram). la rete è articolata nelle 6 linee A,B,C,D,F,E che si intersecano nella fermata centrale “Homme de Fer”(ad eccezione della linea E che segue un percorso tangenziale).
Gli originali ventisei Eurotram per la linea A, costruiti dalla Socimi (in qualità di Capo Commessa) furono consegnati  a CTS tra il 1994 ed il 1995. Questi tram erano lunghi 33m per una capacità di trasporto di 210 passeggeri.
A seguito degli ampliamenti della rete, CTS richiese ulteriori ventisette tram (consegnati tra il 1998 e il 2000), dei quali diciassette aventi lunghezza di 43m per una capacità di 270 passeggeri.


Dopo che Socimi dichiarò il fallimento, questi ulteriori tram furono costruiti da un Consorzio di imprese che a seguito di varie fusioni ed acquisizioni divenne infine Bombardier.
Con il proseguire dello sviluppo della rete, CTS, a seguito di una gara, ha acquisito ulteriori quarantuno  tram Citadis 403 (Costruttore Alstom), lunghi 43m, capacità 288 passeggeri (peso 53,2 t,   potenza 720 kw), vedi foto.
Strasburgo, antico accampamento militare romano sulla riva del Reno, città di frontiera al centro dell’Europa, sempre contesa tra Francia e Germania, divenuta francese dopo la conclusione della prima guerra mondiale ed oggi sede del Parlamento Europeo, è il luogo della “reinvenzione” del tram in chiave moderna ed il punto di riferimento per l’intero mondo in fatto di integrazione tra trasporto pubblico e riqualificazione urbana della città.
Soltanto le fermate sono provviste di un sopralzo della pavimentazione per consentire l’incarrozzamento a raso dei passeggeri ed ospitare le strutture di fermata (pensilina,biglietteria, palina informativa dei tempi di transito in tempo reale, totem informativo provvisto di altoparlante per annunci in fonia, sistemi di controllo e sicurezza, ecc.).
Renzo Emili
Sito in Costruzione
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Video Il Tram di Strasburgo